L'antico Episcopio.
L'edificio si è sviluppato nel corso dei secoli grazie all'accorpamento di diversi stabili; tracce delle più antiche fasi del palazzo sono i blocchi di recupero di epoca romana, inseriti nelle murature ed il portale su via Lengueglia, ascrivibile ai secoli XI e XIII.
In facciata si può ammirare l'affresco commissionato nel 1477 dal vescovo umanista Leonardo Marchese, recante alcuni stemmi, tra cui quello di papa Sisto IV della Rovere (l'artefice della Sistina) e a sinistra quello del Cardinale G.B. Cybo, genovese, divenuto papa con il nome di Innocenzo VIII.
Varcando il portone si accede al bel atrio seicentesco, dove sono collocati frammenti di iscrizioni e sculture, di epoca rinascimentale.
All'interno del palazzo, percorrendo le sale in cui è allestito il Museo, è possibile ammirare gli splendidi affreschi quattrocenteschi della "stanza delle verzure" e dell'antica cappella vescovile, commissionati negli anni '60 del Quattrocento dal vescovo Napoleone Fieschi, il maestoso salone degli stemmi, dove sono istoriati i blasoni di tutti i vescovi di Albenga e la "sala rossa", adibita in passato alle udienze vescovili, allestita alla fine del 1700 e caratterizzata da una preziosa tappezzeria in damasco di seta rosso, datata 1775.